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Chi si trova ad avere a che fare con molti dati non è estraneo di certo al concetto di RAID. E’ un acronimo e sta per Redundant Array of Independent Disks. Questo acronimo indica la struttura che viene usata per vari dischi, da un minimo di due a diverse decine, così da salvare le informazioni.

Vengono usati di solito gli hard disk magnetici ma ciò non toglie che possono essere usati gli SSD. I dischi uniti però hanno la particolarità di apparire come un solo drive agli “occhi” del sistema operativo e questo rende senza dubbio molto più semplice il suo utilizzo.

Con il termine RAID si indica proprio la fusione di più di un disco. Il motivo è semplice. Si aumenta lo spazio a disposizione, si aumentano le prestazioni, si fa per avere una copia della sicurezza dei dati…

Sono tra le soluzioni migliori per chi possiede grandi quantità di gigabyte, specialmente per le realtà aziendali. Perdere le informazioni è un vero problema per l’azienda visto che sono la linfa vitale stessa del loro lavoro.

Il primo consiglio è sempre quello di effettuare delle copie di back up in modo tale da poter poi ripristinare tutto in caso di problemi. Quando questi back up non ci sono è necessario avvalersi di un professionista realmente capace di ripristinare i dati.

Per il recupero dati raid non occorre smontare il server ma basta lavorare sugli hard disk, devono solo essere estratti questi supporti. Ma quand è che ci rendiamo conto che un server è danneggiato e occorre intervenire per poter ripristinare i dati?

Prima di tutto il server non si avvia, di solito è questo il primo campanello d’allarme. Ecco che poi non riusciamo più ad accedere ai nostri dati, ma neanche alle periferiche oppure alle partizioni. Tra gli altri sintomi troviamo il crash del disco fisso o un elemento in avaria. Altre volte ci sono dei dati scorretti, oppure un’operazione non viene eseguita completamente o in parte. Risulta tra le altre cose impossibile accedere anche alle periferiche e alle partizioni.

Le cause possono essere diverse. C’è per esempio l’avaria di un elemento contenuto nel disco fisso oppure il crash del disco fisso stesso. Altre volte il raid vine danneggiato da acqua e fuoco, oppure può essere danneggiato dalla superficie di supporto. Ancora può accadere che ci sia una cancellazione accidentale dei dati o una formattazione accidentale.

Per recuperare i dati e perciò salvare i dati contenuti all’interno di un supporto di memorizzazione, allora occorre un esperto. Solo così è possibile scampare il disastro. Purtroppo capita infatti di collegare la chiavetta USB, l’hard disk esterno o il cellulare e accorgersi che non vengono più riconosciuti. Lo stesso accade con i server raid e gli hard disk interni.

Alcune volte basta mettere in atto una semplice strategia di recupero, altre volte invece occorre attuare un processo di ripistino perché il crash ha causato il danneggiamento della struttura dei dati e dei file.