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Tra di loro le persone non amano parlare dello psicologo. Perché? In fin dei conti si tratta di un medico come un altro, no? Purtroppo la cosa non viene vista in questo modo e se siamo noi ad andarci abbiamo paura di essere giudicati nel dirlo, se sono gli altri ad andarci, magari li giudichiamo davvero. O forse no? Per fortuna non è sempre così e moltissime persone non hanno problemi né a parlarne, né a farsi i fatti propri nel sapere che un amico, parente e conoscente frequenta una psicologo.

! I clienti che si recano da questo specialista sono persone normali e non con problemi da renderle “pazze” o “mentalmente instabili”. Si perché si fa molta confusione e c’è anche tanta ignoranza, quindi sentendo il termine psicologo non si dovrebbe sbarrare gli occhi e neppure abbassare la testa. Ma questa figura professionale di cosa si occupa? Lo vediamo qui sotto.

Di cosa si occupa questo professionista? Inoltre perché andare dallo psicologo?

Lo psicologo è un libero professionista. Per diventare tale (ossia svolgere il suo lavoro) ecco cosa è costretto a fare, altrimenti per legge non può essere inquadrato appunto come psicologo.

  • Essere chiaramente iscritto all’Albo professionale
  • Avere una laurea in psicologia (5 anni di studi)
  • Lavorare come tirocinante (1 anno almeno)
  • Avere l’abilitazione al lavoro di psicologo.

Dopo allora è possibile dire di essere uno psicologo e poter quindi lavorare con le persone. Un servizio molto buono per esempio lo propone www.psicologo-trento.net.

Ma quindi di cosa si occupa questo libero professionista? Il suo scopo è quello di fare stare meglio la persona e con un buon lavoro (da entrambe le parti) è possibile ottenere ottimi risultati. In tanti sono riusciti a curare i loro disturbi tornando così alla vita quotidiana senza paure o altro.

Lo psicologo lavora sulle emozioni, i comportamenti e i pensieri dei suoi clienti. Ovvero, tramite le sedute identifica il possibile problema e cerca di trovare una situazione che possa spingere il proprio paziente a stare meglio. Per esempio per superare un lutto in famiglia può esserci bisogno di uno psicologo! Tale figura professionale può avere come clienti persone singole, coppie o addirittura famiglie. Ecco alcune situazioni in cui lo psicologo può essere d’aiuto:

  1. Gravidanza o depressione post-partum
  2. Terza età
  3. Infanzia e adolescenza
  4. Orientamento
  5. Lutto
  6. Perdita del lavoro etc.

Insomma andare dallo psicologo non è un male e neppure una cosa di cui non farne parola. I preconcetti oggi dovrebbero essere stati superati, ma non è così. Molte persone infatti non sono d’accordo e si chiudono in se stesse per paura di essere derise o giudicate.

Una cosa importante da sapere. Ci sono tantissime persone che svolgono questa professione, ma non tutte possono andare bene. Ovvero, deve esserci affinità tra lo psicologo e il paziente. Se questa cosa non c’è allora il soggetto che è in terapia dovrebbe rivolgersi a un altro esperto del settore. Naturalmente tutto viene deciso anche in base al prezzo, alcuni possono essere anche molto costosi e quindi se pur bravissimi non adatti alle tasche di tutti.