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Si sente parlare tanto di reddito di cittadinanza ultimamente e non c’è da sorprenderci. Guardiamo in faccia la realtà, mettiamo mano ai dati a nostra disposizione e scopriamo che l’Italia, subito dopo la Grecia, è il secondo paese più povero d’Europa. Ben 600 mila famiglia al momento vivono sotto la soglia della povertà. E’ un argomento sentito anche a livello politico a tal punto che durante le elezioni politiche del 2018 sono state proposte varie soluzioni tra cui appunto il reddito di cittadinanza dal Movimento 5 Stelle. E’ diventato anche parte del Contratto di governo e nel 2019 potrebbe diventare parte delle politiche del lavoro.

L’idea alla base del reddito di cittadinanza è quello che ci sia un reddito per tutti quanti, senza dover rispettare condizioni economiche particolari. Non è nemmeno obbligatorio partecipare a quei programmi per il reinserimento lavorativo. Tutto ciò che occorre essere cittadini e residenti fiscali in Italia.

Per come viene concepito adesso invece, secondo il governo Conte, lo stato deve garantire una soglia minima e i beneficiari però devono partecipare ai corsi di formazione professionale e non possono rifiutare più di un tot di lavori. Inoltre devono essere considerati statisticamente poveri.  Perciò capite bene come con il passare del tempo ha cambiato forma e modelli di applicazione.

Quali sono i vantaggi del reddito di cittadinanza?

Gli aspetti positivi del reddito di cittadinanza non mancano di certo. Tuttavia guardando ad altri paesi non ci sono modelli abbastanza lunghi da prendere in considerazione.

Tra i vantaggi dell’introduzione del reddito di cittadinanza troviamo la semplificazione amministrativa e la possibilità di evitare la povertà, offrendo allo stesso tempo ua coesione sociale maggiore e un mercato lavorativo più flessibile.

La trappola della povertà poi è un concetto interessante e viene sorpassato da come il reddito di cittadinanza viene previsto nella versione originaria. In pratica una persona che riceve un sussidio non è incentivata a trovare un lavoro o meglio, lo cerca nella soglia che può tornargli utile per avere i soldi che necessita in casa. Quando la persona trova un lavoro e inizia a guadagnare però si allontana sempre di più alla soglia d povertà e questo riduce la quantità di soldi ricevuti con il sussidio, con la conseguenza che si troverebbe ad avere in tasca la stessa quantità di soldi ma lavorando molto di più. Il concetto iniziale di reddito di cittadinanza che la vede dare indistintamente a tutti evita questa trappola perché le persone a prescindere ricevono il sussidio e lavorando ottengono di avere più soldi in tasca.

Quali altre soluzioni ci sono per accedere a dei soldi?

Molte persone scelgono di provare a uscire da una condizione economica non favorevole accedendo a questi prestiti immediati online o comunque ad altri tipi di prestito facili da ottenere. Un prestito può essere un grande aiuto per uscire da una condizione economica sfavorevole, magari può essere un supporto mentre una persona del nucleo famigliare sta cercando un lavoro per contribuire alle spese di casa oppure può essere utile per avviare un’attività commerciale.