
Molte diete prevedono di ridurre l’apporto di carboidrati per ottenere il risultato. È davvero una strategia efficace? Perché? Ci sono trucchi che rendono più facile evitare i carboidrati a tavola?
Cosa succede quando si riducono i carboidrati
Semplificando, una volta trasformati in glucosio dai processi digestivi, i carboidrati forniscono all’organismo l’energia necessaria per compiere tutta la serie di processi e attività in cui è impegnato ogni giorno. Ridurre la quantità di carboidrati introdotti attraverso l’alimentazione riduce, così, la quantità di zuccheri immediatamente disponibili al corpo: uno stato, detto di chetosi, che costringe l’organismo a ricorrere alle riserve di glucosio immagazzinato sotto forma di grassi. Smaltire il grasso accumulato aiuta, a valle, a perdere peso ed è per questo che tutte le diete ipocaloriche e mirate al dimagrimento si basano sull’impostare un deficit calorico e, cioè, sul fare in modo che si assumano attraverso l’alimentazione meno calorie rispetto al proprio fabbisogno calorico giornaliero.
Eliminare i carboidrati funziona davvero per perdere peso?
Ridurre – o eliminare, negli approcci più drastici – i carboidrati che sono il gruppo alimentare che più apporta energia si rivela molto funzionale in questo senso. Le diete chetogeniche, non a caso, assicurano una consistente perdita di peso fin dai primissimi giorni. Spesso gli esperti di nutrizione fanno notare che si tratta almeno inizialmente di un dimagrimento legato anche e soprattutto alla perdita di liquidi, quelli associati all’accumulo di glicogeno nei muscoli e nel fegato. Altri addetti ai lavori hanno messo in guardia dai potenziali pericoli per la salute della persona di una dieta che riduca del tutto o molto drasticamente i carboidrati seguita per molto, oltre a sottolinearne l’insostenibilità – che hanno più in generale tutte le diete a eliminazione – sul piano sociale.
Come ridurre i carboidrati quando si è a dieta: i trucchi
Ridurre i carboidrati è, insomma, una tattica da sfruttare solo nel breve periodo per perdere peso e quelli che seguono sono un po’ di trucchi efficaci per riuscirci.
Il primo è concentrare il consumo di carboidrati durante il primo pasto della giornata, la colazione, quando si possono consumare più tranquillamente pane, fette biscottate, biscotti e altri prodotti da forno sapendo da un lato che il corpo ha più bisogno di energia al risveglio e, dall’altro, che c’è un’intera giornata per smaltirli.
Preferire riso, pasta e pane integrale è sempre consigliato rispetto a prodotti realizzati con farine molto raffinate: sono carboidrati più complessi, che rilasciano più lentamente energia all’organismo e più difficilmente si trasformano in grassi accumulati. Chi consuma prodotti integrali, per altro, riferisce spesso un senso di sazietà maggiore e che dura più a lungo.
Nei negozi specializzati, su https://www.pesoforma.com/prodotti/shirataki/ per esempio, si trovano prodotti ad apporto ridotto di carboidrati che possono essere utilizzati nelle diete ipocaloriche e quando non si vuole rinunciare alla pasta o al pane ma si devono eliminare gli zuccheri semplici dalla propria alimentazione.
Eliminare gli snack e le merende pronte da supermercato è il primo step da compiere per ridurre l’apporto di carboidrati giornaliero, preferendo anche per gli spuntini fuori casa frutta e verdure fresche e di stagione. Sedano e cetrioli, tra gli alimenti con in assoluto meno calorie, sono perfetti per esempio come spezzafame e per non arrivare ai pasti principali affamati.
È importante, infine, imparare a leggere le etichette: solo in questo modo ci si potrà accorgere che i carboidrati sono presenti, spesso anche in quantità considerevoli, in molti più alimenti di quelli che siamo abituati a considerare e fare, sulla base di questa informazione, una spesa davvero consapevole.