0 4 minuti 4 anni

Contributo di Alessia Martalò – consulente SEO

È indubbio che la SEO, negli ultimi anni, si sia evoluta moltissimo, ‘costringendo’ di fatto i professionisti e gli addetti del settore a mantenersi aggiornati e modificare le proprie strategie di marketing, abbandonando quelle più rischiose.

Con la nascita di BERT – un nuovo algoritmo di intelligenza artificiale – e i continui miglioramenti in ambito di ricerca vocale, è sempre più importante iniziare a puntare ad una SEO di qualità, che tenga conto dei bisogni dell’utente.

Quali sono dunque le ultime tendenze in ambito SEO? Quali sono gli interventi e le strategie di cui bisognerebbe tener conto per restare al passo e riuscire a scalare la SERP in modo duraturo e senza rischi? Vediamo brevemente i punti fondamentali.

  1. Contenuti ottimizzati: scrivere testi in ottica SEO è fondamentale per poter ottenere un buon posizionamento. Occorre studiare le parole chiave e, in base a tale analisi, strutturare il sito web. Non si tratta, ovviamente, di una tendenza degli ultimi tempi, ma è sempre bene ricordare che il contenuto è fondamentale in ambito SEO.
  2. Digital PR: ottenere link in entrata in modo naturale e sfruttando il digital PR è sempre più vantaggioso. Da dimenticare le tecniche di acquisizione link tramite siti di comunicati stampa, directory o siti al limite dello spam. Google premia sempre di più chi possiede un profilo di backlink pulito e ottenuto in modo graduale e senza forzature.
  3. Mobile first: in realtà si tratta di un aspetto importantissimo già da qualche tempo, ma è bene ricordarlo: la corretta visualizzazione di un sito web mediante dispositivi mobili (tablet e smartphone) è fondamentale per evitare di perdere una importante quota di traffico. Oggi, si stima che circa il 50% delle connessioni avvengono via mobile. È necessario, quindi, verificare che il sito venga visualizzato nel migliore dei modi tramite dispositivo cellulare, eventualmente creando una versione ad hoc per il mobile. Non solo, vanno studiate ed analizzate le SERP mobili, e dunque le SERP locali, per capire chi sono i nostri competitor.
  4. Esperienza utente: L’user experience (UE) è sempre più importante. È fondamentale che il sito risulti veloce e di piacevole navigazione, soprattutto da dispositivi mobili. Già da tempo, il pagespeed risulta uno dei fattori di ranking più importanti.
  5. Dati strutturati: nonostante la SEO semantica abbia fatto dei passi da gigante, i motori di ricerca non sono ancora in grado di ‘leggere’ il nostro contenuto. I dati strutturati aiutano, pertanto, a far comprendere a Google come gli elementi della pagina sono connessi tra loro e come le pagine sono collegate tra loro.
  6. Brand Awareness: il brand è decisivo. Bisogna lavorare su di esso, per far sì che venga percepito correttamente dall’utenza target. Oggi anche le citazioni, o menzioni senza link, sono utili a migliorare l’autorevolezza del brand, dunque è consigliabile avviare una campagna di digital PR – non aggressiva, come già visto – per rendere il brand – e il sito – sempre più popolari e meglio posizionati sul motore di ricerca.
  7. Ricerca vocale: oggi gli assistenti vocali sono molto utilizzati e sono cambiate – di conseguenza – le ricerche e il modo di approcciarsi verso la tecnologia. Non si può più ragionare in termini di parole chiave, ma piuttosto di tematiche, di argomenti. Ci si rivolge in modo sempre più colloquiale all’assistente vocale e occorre tenerne conto.