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Con l’inverno inizia l’utilizzo di capi in lana, come i maglioni, le sciarpe ed i cappelli. Si tratta di capi molto delicati che richiedono un giusto lavaggio per poter durare nel tempo. Pertanto, è fondamentale leggere le etichette al fine di non sbagliare.  Se la percentuale di lana contenuta nell’indumento è piuttosto elevata, in genere le etichette riportano un simbolo raffigurante una vaschetta con una X sopra, che indica il divieto di lavarli in acqua. Il simbolo con la vaschetta e la manina, invece, consiglia il lavaggio a mano, a temperature non superiori di 30°C. Tuttavia, se si utilizzano delle lavatrici specificamente studiate anche per trattare la lana, come le lavatrici Miele, è possibile lavare anche gli indumenti più delicati.

La lana si infeltrisce: ecco il motivo

Perché bisogna prestare particolare attenzione al lavaggio dei capi in lana? Semplice: questo tessuto pregiato tende ad infeltrirsi, e si tratta di un problema che non è possibile risolvere successivamente. Pertanto, un capo infeltrito non ritorna morbido come prima di un lavaggio sbagliato. Il processo di infeltrimento avviene perché i fili di lana presentano una specie di scaglie, che si agganciano tra loro; più un indumento in lana viene scosso (ad esempio durante il lavaggio) più le scaglie tendono ad aprirsi. Inoltre, è proprio l’acqua che favorisce l’apertura delle scaglie. Anche se si trattano i capi in lana con la massima cura, però, è bene specificare che come tutti i materiali di origine naturale, la lana tende a modificarsi nel tempo. Alcuni tipi di lana, come la lana merino, però, sono trattati con dei procedimenti finalizzati alla rimozione delle scaglie, pertanto preservano la morbidezza nel tempo.

Come lavare i capi in lana?

La prima cosa da fare per lavare i capi in lana in lavatrice con tranquillità è dividerli in base ai colori, separando specialmente il rosso ed il blu dal resto dei colori. Infatti, i pigmenti che si utilizzano per realizzare questi due colori, in genere, si disperdono facilmente in lavatrice e rischiano di macchiare gli altri capi. In caso di indumenti, maglioni in lana con inserti colorati, stampe ecc., può essere utile inserire nel cestello delle lavatrici un foglietto salvacolore. Bisogna, poi, posizionare le maglie nel cestello della lavatrice a rovescio, e in una retina salvabucato. È importante selezionare un lavaggio delicato con temperature non superiori ai 30°C e centrifuga ad 800, ed utilizzare dei detersivi liquidi non aggressivi, specifici per la lana. Inoltre, non serve molto ammorbidente. Per quanto concerne il lavaggio a mano, invece, è fondamentale massaggiare i capi senza strofinarli, evitando di lasciarli in acqua per diverso tempo, al fine di non aggrovigliare i fili.

Come asciugare i capi in lana?

Dopo aver lavato i capi in lana, bisogna provvedere all’asciugatura. Per questo tessuto, è bene evitare le asciugatrici. Nel caso fosse davvero indispensabile utilizzarla, è fondamentale impostare un programma a temperatura molto bassa, pochi giri, cicli rapidi ed inserendo i capi al rovescio. La soluzione migliore, però, sarebbe asciugare i capi in lana poggiandoli su un piano, oppure appendendoli dal giromanica, evitando di utilizzare le mollette sulle maniche o sulle spalle. Inoltre, non bisogna posizionare i capi vicino a fonti dirette di calore, pertanto non è consigliabile lasciarli sui termosifoni oppure nei loro pressi.

Attenzione ai movimenti meccanici

Come già detto, una delle cause principali dell’infeltrimento della lana è il movimento della lavatrice e dell’asciugatrice, che può risultare aggressivo. Tuttavia, la tecnologia in questo settore ha fatto molteplici passi in avanti, ed ormai sono disponibili degli strumenti che possono essere utilizzati in tranquillità. Ad esempio, le lavatrici Miele hanno una ridotta azione meccanica, con alternarsi di fasi di movimento e pausa del cestello, con numero di giri variabile. Inoltre, consentono di asciugare con il calore distribuito in maniera uniforme.