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È giusto sapere che gli ascensori e tutti gli impianti elevatori prima di essere messi in commercio necessitano di una certificazione che ne garantisca il giusto funzionamento e la costruzione secondo la normativa che regola questo settore.

Proprio per questo motivo esistono organismi di certificazione che si occupano della verifica di questi utilissimi macchinari e che intervengono anche per il periodico controllo dopo l’installazione.

Che sia per la verifica periodica degli ascensori o per il collaudo iniziale, l’organismo che rilascia la certificazione deve essere molto scrupoloso nell’applicazione delle norme e nell’eseguire tutti i test necessari.

Il collaudo dell’ascensore per avere la certificazione

Un ente di certificazione, che riceve l’incarico dalla ditta produttrice degli ascensori, deve svolgere verifiche sui documenti e fare l’esame finale prima che il macchinario sia messo in commercio.

Viene verificata la conformità dell’ascensore ai corrispondenti requisiti della norma di legge, poi si procede ai test funzionali.

Per ribadirlo schematicamente, le fasi sono:

  • Esame dei documenti forniti dal costruttore dell’ascensore
  • Esame del funzionamento

La normativa a cui fa riferimento chi deve commercializzare o verificare un ascensore è la direttiva 2014/33/UE, prendendo anche in esame l’attestato per l’istanza di installazione di ascensori in deroga in edifici esistenti, ai sensi del DM del 19 marzo 2015, di cui all’art. 19 bis , comma 1, lettera a, del DPR 162/99, come modificato dal DPR 8/2015.

L’organismo di certificazione deve rilasciare l’attestato e lo inserisce negli appositi elenchi inviati al Ministero, solo dopo aver attentamente valutato la conformità dell’ascensore alle direttive sopra citate.

L’installatore dell’impianto dell’ascensore o dell’elevatore deve garantire la conformità dei suoi prodotti alle norme che regolano il settore.

Chi deve produrre la certificazione, come prima cosa, prenderà in esame tutti i documenti dell’ascensore modello che ne garantiscono la qualità della progettazione e della realizzazione. L’ente di certificazione può sempre chiedere ulteriori documentazioni se non crede siano sufficienti quelle già prodotte.

Se la parte cartacea è in regola si passa ai test sul campo. In questa fase vengono verificate una serie di criticità dell’ascensore attraverso esami funzionali.

Per accertarsi che l’ascensore sia montato in modo corretto e funzioni come si deve, viene provato a vuoto e a pieno carico. Inoltre vengono testati tutti i dispositivi di sicurezza come i bloccaggi o il fine corsa.

Successivamente è ipotizzata la mancanza di elettricità e quindi è verificato il funzionamento di tutti gli apparati in questa condizione particolare.

Un altro test che viene fatto è quello della prova statica con un carico di 1,25 volte maggiore rispetto a quello nominale.

La verifica periodica di ascensori ed elevatori

La legge italiana dice che chi possiede ascensori, montacarichi, piattaforme elevatrici per disabili, deve periodicamente controllare l’efficienza degli impianti e provvedere alla manutenzione necessaria.

Anche in questo caso è l’organismo di certificazione che interviene per valutare lo stato di tali macchinari, fornendo servizi di verifica periodica e verifica straordinaria.

Una cosa certa è che la verifica biennale degli ascensori è un obbligo da rispettare.

Al massimo ogni due anni si deve fare la verifica periodica degli ascensori e degli impianti di elevazione. Solo in questo modo si può essere certi che tutto funzioni correttamente e che la manutenzione sia stata eseguita ad hoc.

La verifica straordinaria è indispensabile quando vengono fatti cambiamenti alla struttura, quando si sono verificati incidenti e quando l’esame periodico non è stato positivo.

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