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Oggi le vacanze in barca a vela riscuotono un grande successo, per via di tutti i vantaggi che propongono. Bisogna però organizzarle nella maniera giusta, facendo attenzione ad ogni singolo dettaglio, così da poter modellare un’esperienza non solo gratificante ma anche perfetta. L’organizzazione, in fondo, è un mantra per ogni tipologia di vacanza, specialmente quando ci sono tanti soldi in ballo.

Per questo motivo, qui di seguito scopriremo insieme come organizzare una vacanza in barca a vela degna di questo nome, cercando anche di elencare gli errori più comuni da evitare.

Come si organizza la vacanza in barca a vela perfetta?

Le barche a vela sono il mezzo perfetto per rilassarsi e godersi l’aria aperta, senza limiti e senza vincoli. Naturalmente chi non ha mai affrontato un viaggio in barca prima d’ora deve studiare e informarsi, prima di prendere il comando. Qui conta molto la pianificazione della vacanza, per disegnare ogni dettaglio del viaggio, evitando di farsi travolgere dagli imprevisti.

Scegliere con cura la destinazione

Questo articolo spiega esattamente come organizzare una vacanza in barca a vela, e fra i primi punti che sottolinea si trova il seguente: scegliere con cura la propria destinazione. Nello specifico, se non si ha esperienza “al volante”, è necessario optare per mete con acque calme e venti costanti ma non forti. Chiaramente pesa anche la scelta del periodo, e qui è necessario evitare le giornate a rischio da un punto di vista climatico, per un’ovvia ragione di sicurezza.

Se si parla delle mete vere e proprie, le isole Egadi rappresentano ad esempio un’opportunità preziosa per chi viaggia in barca a vela. Soprattutto Favignana, una meta tranquilla, quasi rimasta incastrata fra i meccanismi del tempo.

Assicurarsi di avere l’attrezzatura giusta

Prima di salpare, bisogna assicurarsi di avere tutto l’equipaggiamento essenziale, tra cui un giubbotto di salvataggio, gli strumenti di navigazione e il materiale necessario per affrontare qualsiasi emergenza, come il kit di primo soccorso. Ancora una volta entra in gioco un fattore decisivo come la sicurezza, e la tranquillità di poter vivere una vacanza senza correre rischi.

Ingaggiare uno skipper o no?

Se il gruppo non ospita una persona con una patente nautica, l’ingaggio di uno skipper è obbligatorio. In realtà potrebbe risultare comunque un’ottima opzione: a fronte di una spesa extra, si avrà la possibilità di godersi la vacanza senza dover guidare la barca, quindi rilassandosi in qualunque momento del viaggio. Inoltre, lo skipper è un professionista e – in quanto tale – ha la preparazione necessaria per affrontare qualsiasi circostanza o cambiamento del clima.

Chi invitare in barca a vela?

Come avviene per qualsiasi viaggio o vacanza, è importante circondarsi delle persone giuste, evitando ad esempio i polemici o i “musoni”. Una vacanza degna di questo nome dovrebbe infatti garantire sempre relax e divertimento, evitando di portare a bordo i problemi e le seccature della vita quotidiana. Inoltre, i “comodisti” è meglio non invitarli, visto che la barca a vela – pur essendo dotata di molti comfort – richiede comunque un forte spirito di adattamento.