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La lotta alla cellulite è una battaglia che coinvolge molteplici fronti: richiede, in primo luogo, di mantenere uno stile di vita sano, basato su un regime alimentare equilibrato e su un’attività fisica il più possibile costante. A tal proposito, si possono eseguire degli esercizi che servono a tonificare i glutei e le gambe, ma va bene anche l’attività aerobica, sotto forma di jogging, nuoto o escursioni in bicicletta. Non sempre, però, questi accorgimenti sono sufficienti, anche perché magari vi si ricorre quando la situazione è ormai compromessa. In tali circostanze è indispensabile sottoporsi a specifici trattamenti cellulite che permettono di alleviare il problema e rallentare la sua diffusione.

Le onde d’urto

Tra i trattamenti cellulite che si sono dimostrati più efficaci nel corso degli ultimi anni ci sono quelli basati sulle onde d’urto, che hanno il duplice pregio di essere invasivi e di non causare dolore. La mancanza di effetti collaterali è completa, se si esclude un lieve rossore che, in ogni caso, è destinato a sparire nel giro di breve tempo. Questo sistema agisce sul metabolismo cellulare, e permette di combattere gli accumuli di grasso facendo sì che la pelle ritorni più tonica. I cicli si compongono di 4 sedute, ognuna delle quali dura tra i 20 e i 30 minuti, per un prezzo di circa 100 euro.

Le iniezioni per sciogliere il grasso

Una valida alternativa che si può prendere in considerazione è quella delle iniezioni finalizzate allo scioglimento del grasso, che mirano all’adipe localizzato e che sono diventate di gran moda nel corso degli ultimi mesi. Si tratta di punture che si basano su una sostanza – la fosfaldicolina – che un tempo veniva impiegata per favorire la riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue, e che invece attualmente è sfruttata soprattutto per i trattamenti di medicina estetica. Si è notato, infatti, che essa interviene sulle cellule del tessuto grasso, i cosiddetti adipociti. Anche in questa circostanza per un trattamento completo sono indispensabili 4 sedute, ma i prezzi sono più elevati, aggirandosi attorno ai 1.000 euro.

Il massaggio linfodrenante

I due trattamenti cellulite appena esaminati richiedono l’intervento di un chirurgo estetico. Non è detto, però, che gli stessi risultati non possano essere ottenuti semplicemente recandosi in un centro estetico: è il caso dei massaggi linfodrenanti, che si basano sulla manipolazione diretta e localizzata della zona delle gambe attraverso cui è possibile beneficiare di uno stato della pelle migliore. Tali massaggi agiscono sulla circolazione linfatica e, quindi, sui vasi linfatici: se ben eseguiti, permettono di far sparire i gonfiori, e poi gradualmente alleviano la cellulite. C’è bisogno di tempo, però: il consiglio è quello di sottoporsi a una trentina di massaggi, ognuno dei quali in genere costa 50 euro, da ripetere non meno di 2 volte alla settimana.

La carbossiterapia e la pressoterapia

Un altro dei trattamenti a cui si ricorre nel campo della medicina estetica è quello della carbossiterapia, che si basa sull’adozione di uno strumento che serve a modificare il flusso di anidride carbonica, la cui azione sottocutanea viene sfruttata da aghi di piccole dimensioni. La cellulite si riduce poiché si interviene sugli accumuli di grasso, mentre l’epidermide diventa più elastica. Le sedute di solito costano 80 euro, e per una terapia efficace ne servono una decina, almeno una volta alla settimana.

Infine, vale la pena di citare la pressoterapia, che agevola il drenaggio del sistema linfatico attraverso l’applicazione sul corpo di sensori che agiscono sul ristagno dei liquidi. Tale trattamento, tuttavia, non può essere applicato per le persone che soffrono di trombosi e per le donne che aspettano un bambino.